La storia siamo noi

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Servizio comunicazione istituzionale

3 Dicembre 2021

La serata di martedì 30 novembre non è stata dedicata solo alla presentazione del nuovo volume sulla nascita dell'USI: si è trattato anche di un momento dedicato a coloro che ne hanno fatto, e ne stanno facendo, la storia.

L'immagine di copertina è esaustiva: la storia dell'Università della Svizzera italiana l'hanno fatta in molti, ognuno con il proprio prezioso contributo. Per questa ragione durante la serata di presentazione del volume edito dalla casa editrice Dadò di Locarno “L’Università della Svizzera italiana: nascita di un ateneo alla fine del secondo millennio” il Rettore dell'USI Boas Erez ha chiamato alla cattedra le persone più significative per la storia dell'ateneo presenti in sala per una fotografia di gruppo. Membri onorari, politici, accademici e funzionari che per il progetto universitario hanno saputo compattarsi al motto, ricordato da un segnalibro distribuito a tutti, «Chi ha una meta, trova un cammino» (tratto dal discorso della Consigliera federale Ruth Dreifuss al Primo Dies academicus dell’Università della Svizzera italiana l'8 marzo 1997).

Da sinistra:  Pietro Montorfani, Tina Salvadé, Samuele Cavadini, Marina Fraccaroli, Mauro Martinoni, Giorgio Noseda, Mirka Buffi, Mario Botta, Lorenza Noseda, Piero Martinoli, Sandro Rusconi, Manuele Bertoli, Giorgio Giudici, Marco Baggiolini, Albino Zgraggen, Renzo Respini, Mauro Baranzini, Roberto Badaracco e Boas Erez. In seconda fila, al centro: Mauro Dell’Ambrogio e Alessio Petralli.

Sullo sfondo, alcune delle moltissime altre persone che hanno contribuito alla riuscita del progetto universitario nella Svizzera italiana.

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